Cajus Bekker -Luftwaffe - Odoya € 26,00
"La campagna
di Polonia,
di Norvegia,
la battaglia d’Inghilterra, Stalingrado,
gli spaventosi attacchi da 4000 metri di quota… La storia dell’aviazione tedesca, scritta a partire da dossier segreti come il registro dei voli dei differenti reparti e il libretto dei singoli piloti, oltre che dai ritrovati o ricostruiti piani strategici e tattici di ogni operazione, rivela numerosi aspetti inediti della guerra nei cieli durante il secondo conflitto mondiale.
Un quarto d’ora prima dell’inizio della Seconda guerra mondiale, la Luftwaffe compì il suo primo bombardamento. Obiettivo: il ponte della Vistola a Dirschau. Inizia così la storia di uno dei più importanti corpi militari che decisero le sorti dell’Europa attuale. Un saggio completo e dettagliato, che racconta accuratamente le operazioni militari, descrive con precisione le battaglie, fa emergere vividamente il valore e il coraggio dei piloti tedeschi e inglesi, permettendoci di entrare nel vivo di una delle più importanti guerre che il mondo abbia mai vissuto.
La prima storia, segreta ma allo stesso tempo ufficiale, della Luftwaffe nella quale l’autore, con grande obiettività, ci fa rivivere, tra gli altri, anche i dissensi fra Rommel e Kesselring per la strategia aerea sul Mediterraneo e la lotta disperata dei caccia tedeschi contro l’incursione massiccia dei bombardieri alleati. La posizione personale di Bekker nell’esercito gli permise di analizzare una grande quantità di documenti, fra cui le fonti ufficiali di numerosi paesi e le testimonianze dirette di moltissimi sopravvissuti. Ciò fa di Luftwaffe un testo unico e fondamentale per la storia dell’aviazione, imperdibile per tutti gli appassionati ed esperti in materia.
“La guerra non si può fare da una scrivania.”
– Albert Kesselring –
“Il coraggio che va contro l’opportunità militare è stupidità,
oppure, se c’è l’insistenza di un comandante, irresponsabilità.”
– Erwin Rommell –
“Il vecchio motto degli Stuka è valido in ogni occasione:
«Non far nulla se non sei allenato a farlo!».”
– Hans-Ulrich Rudel, Il pilota di ferro –
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