Ciao amici
grazie dei complimenti ma il gruppo di lavoro che si è formato lavora bene!
Dopo aver visto quello che hanno fatto ALA e WASP per Midway questo è un gioco da ragazzi.
mandami la tua mail al mio indirizzo: carlodiolaiti@tin.it
così appena abbiamo finito le ultime limature ti mandiamo i testi di entrambi gli scenari.
Ciao
Stay Tuned
Carlo
Last edited by Mad Charly; 03-21-2015 at 06:01.
Beh! Si effettivamente, ho notato anch'io questo "deficit" con pochi aerei è carino, ma se il numero aumenta è un po' noioso, infatti da quando avevo mosso prima che mi toccasse sparare potevo tranquillamente fumarmi una sigaretta. Con lo stesso numero di pezzi a WoG ho sempre finito la partita a X-W spesso ho dovuto interrompere x limiti di tempo,"Devo andare a prendere il pane!!!!!!"e senza esagerare nel numero di pezzi, mi sembra che siamo arrivati a un max di 8/10 con 6 giocatori,cosa che WoG gestisce benissimo. E' solo una constatazione ogniuno giochi a quello che preferisce
P.
X-Wing è un gioco, e WoG è un altro gioco.
Da professionista del settore posso solo dire che sono due prodotti sostanzialmente diversi, con alcuni punti di contatto ma molto diversi, per regolamento, sistema di gioco e soprattutto pubblico a cui si rivolgono. Non mi sento di fare valutazioni di merito o qualità del prodotto, ma sono diversi, non come pizza marinara e pizza margherita, ma come pizza e hamburger.
Di fatto, a causa della chiusura dei rubinetti italiani da parte di Ares, al momento vendo X-Wing agli stessi esatti clienti che un anno fa compravano Wings of Glory.
Se la pizza non c'è, la gente mangia hamburger, non perchè siano necessariamente più buoni, ma per mancanza di alternative.
Senza entrare in polemica, ma io invece un po' di conoscenza per entrare nel merito della qualità credo di averla. Quando parlo del problema del downtime, come probabile motivo per cui X-Wing è percepito come gioco solo 1 contro 1, parlo di qualcosa di oggettivo. Il downtime è uno dei nove canionici difetti dei giochi secondo le recenti teorie di game design:
http://www.bgditalia.it/forum-3/definizioni/i-difetti/
Wings of War/Glory non ne ha, X-Wing sì. E parlo qua di questo difetto e non di altri (che so, della demenziale gestione della linea di vista in X-Wing) perché il downtime diventa particolarmente rilevante con più giocatori, e quindi particolarmente pesante in occasioni come gli eventi di cui stiamo parlando e che organizzano le persone riunite a parlare in questo thread. Prova a organizzare una partita da 100 persone allo stesso tavolo sul Lungarno con X-Wing, anziché con Wings of Glory, senza mossa e fuoco contemporanei ma valutando l'iniziativa e l'ordine di azione di un centinaio di giocartori a ogni fase di attivazione e a ogni fase di combattimento... Poi ne riparliamo.
Temo di no... Ma per volontà stessa della FFG, cui un mercato ampio e consolidato come il nostro: Wings of War ha venduto mezzo milione di pezzi prima che arrivasse Wings con la creazione di decine di comunità online, di cui un paio di oltre 3000 iscritti. Non male come primo target da cui partire per il lancio. I materiali, la scatola, le uscite a ondate a 4 a 4 delle miniature di X-Wing salvo pack speciali con astronavi di taglia maggiore sembrano proprio fatte per ricalcare in tutto e per tutto quelli di Wings of War: qualcosa vorrà dire.
Ah ecco, mi pareva che nei fatti questa gran diversità nel target non ci fosse.
Comunque i rubinetti sono ancora lì, l'acqua scorre in continuazione. Aziende serie e solide come Devir per la Spagna, Esdevium per il Regno Unito, Heidelberger per la Germania e altri ancora altrove (anche il gestore del forum su cui stiamo qua a chiacchierare) attingono regolarmente e con soddisfazione alla fontana della Ares. Vediamo se qualche distributore professionale e serio verrà ad attingere anche per l'Italia, che di certo non viene discriminata dalla casa editrice, come ha fatto la Red Glove finché non ha deciso altrimenti. Io credo proprio che avremo ottime notizie a breve. E qua mi fermo.
Last edited by Angiolillo; 03-21-2015 at 07:42.
Lo spero, sai quanto ci tenga e quanto vorrei tornare ad organizzare le nostre serate Wings of Glory.
Purtroppo io queste buone notizie le sto aspettando da più di un anno ormai, e inizio a non sperarci più. Anche la strada dell'importazione diretta si è rivelata impraticabile: mi proponevano condizioni assolutamente inadeguate.
Si vedrà.
E' stato appena rilasciato dalla Ares Games questo comunicato ufficiale:
Devir Italia è il nuovo partner di Ares Games in Italia
A Lucca Comics & Games, saranno presentati in anteprima i primi giochi
tradotti da Devir: Guerra dell’Anello, Jolly Roger e Dino Race
Camaiore, Ottobre 2015 - Ares Games, casa editrice di giochi come “War of
the Ring” e “Wings of Glory”, annuncia che ha raggiunto un accordo con Devir
Italia, che sta iniziando le sue operazioni sul mercato italiano, per la
pubblicazione e distribuzione di edizioni in lingua Italiana di alcuni dei
giochi pubblicati da Ares in Inglese. I primi giochi Ares pubblicati da
Devir Italia sono Jolly Roger, Dino Race e La Guerra dell’Anello, che
saranno presentati a Lucca Games 2015 (stand E27).
Fondata in Brasile in 1987, la Devir è un editore e distributore di giochi,
libri e fumetti, con presenza in diversi paesi di lingua portoghese e
spagnola, e ora anche in Italia, dove opera già da alcuni mesi nella
distribuzione dei giochi di carte collezionabili, come Magic: the Gathering
e YuGiOh, e dei prodotti della azienda Topps Italia.
La partnership con Ares per il mercato italiano inizia con l’edizione in
Italiano del gioco di carte Jolly Roger - che arriva quasi
contemporaneamente all’edizione in Inglese –, con la distribuzione del gioco
per famiglie Dino Race, e con il ritorno di La Guerra dell’Anello. Il
prossimo titolo in uscita sarà l’edizione italiana di Odissey – Wrath of
Poseidon, previsto per l’inizio del 2016.
“Gli amici della Devir sono nostri partner da anni, e hanno già pubblicato
molti nostri giochi, in Catalano, Portoghese e Spagnolo: La Guerra
dell’Anello, Battaglia dei Cinque Eserciti, Inkognito, Dino Race e Sails of
Glory. Con il loro arrivo sul mercato italiano, è stata quindi una naturale
evoluzione della nostra collaborazione accordarci sui diritti di
pubblicazione di alcuni dei nostri titoli, classici e recenti. La
collaborazione nasce già con l’impegno di Devir su ben quattro titoli, ma
contiamo che si estenda, nel corso del prossimo anno, ad altre linee, come
Wings of Glory e Sails of Glory.”, commenta Christoph Cianci, amministratore
di Ares Games.
"Alla Devir, selezioniamo i migliori giochi del mondo, per pubblicarli e
metterli a disposizione di tutti tipi di giocatori che possiamo immaginare.
Dal Rio Grande alla Terra del Fuoco, da Acapulco a Barcellona, passando per
l'Amazzonia e Lisbona, il nostro lavoro è mettere a giocare tutto il mondo,
dal 1987. Abbiamo sempre voluto lavorare nel "Bel Paese", e finalmente siamo
qui. Un paese dove siamo stati sempre ricevuti come fratelli, dai nostri
amici di Ares e da qualcuno dei nostri autori preferiti", dichiara Rui
Santos, general manager di Devir Italia, che seguirà lo sviluppo della
azienda nel nostro paese accanto a Luca Turchi, direttore di vendite.
Devir Italia sarà presente a Lucca Comics and Games, nello stand E27 del
Padiglione Carducci. Per seguire le sue novità, visita la pagina
dell’editore su Facebook - https://www.facebook.com/DevirItalia. Per
maggiori informazioni sui giochi Ares Games, visita il sito
www.aresgames.eu.
I colloqui avuti a Lucca, non solo da me. Sono incoraggianti. Speriamo bene per un futuro non lontano.
Non esistono politiche commerciali della Ares Games in Italia.
La Ares Games pubblica il gioco, e quello è il suo mestiere di editore. Che si esaurisce nel fornire il gioco ai distributori, secondo politiche commerciali che mi risultano essere internazionali - un potenziale distributore ceco, finlandese, greco, italiano o polacco viene trattato in maniera uguale, per quanto ne so. Poi c'è una serie di distribiutori come Esdevium in Inghilterra, Heidelberger in Germania, Devir in Spagna, e speriamo presto Devir Italia in Italia, il cui mestiere è distribuire il gioco. Nel proprio paese e nella propria lingua se prendono un'esclusiva per quella. In altri paesi se trovano sbocchi altrove (alcuni negozianti italiani stanno attualmente prendendo il gioco dall'Esdevium, ad esempio). Ciascuno di questi distributori locali determina le politiche commerciali nel proprio paese.
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