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View Full Version : National: Montegames e Co.mix 17 giucno.



eriko76
05-10-2012, 13:09
Ciao a tutti, come anticipato nel thread di Attilio, il 17 giugno si terrà a Montebelluna (Tv) una giornata di gioco, presso villa Pisani dalla nostra associazione "CarriDisarmati".
Se siete in zona vi aspetto al tavolo dimostrativo di WoW/WoG.

Di seguito link della manifestazione.
http://montegames.carridisarmati.it/

e quello del nuovo sito della nostra associazione
http://www.carridisarmati.it/

Enrico

Attila57
05-10-2012, 23:20
Aggiorno il post nel thread dedicato alle manifestazioni con il link di questo thread nel quale mi auguro di trovare un bel report finale.

Gianowen
06-08-2012, 01:11
Ci sarò (in quanto organizzatore della manifestazione :p) e giocherò!!!

Gian

Attila57
06-19-2012, 08:30
Certo del successo della manifestazione di domenica scorsa, attendo un bel report e qualche fotografia (che non guasta)

Attilio

eriko76
06-19-2012, 11:53
Ci sarò (in quanto organizzatore della manifestazione :p) e giocherò!!!

Gian

C'eri ma non hai giocato....
Paura di essere abbattuto? (da bimbo cinese di nome Marco?)

Enrico

Attila57
06-19-2012, 13:36
A maggior ragione vista la partecipazione "internazionale" volete raccontarci come è andata! O no?

Attilio

eriko76
06-20-2012, 10:39
No....
Scherzia parte appena ho un secondo pubblico il tutto...

Gianowen
06-30-2012, 02:12
C'eri ma non hai giocato....
Paura di essere abbattuto? (da bimbo cinese di nome Marco?)

Enrico

non ho giocato perchè o ero fuori a spiegare giochi all'aperto o ero dentro a spiegare giochi da tavolo...

eriko76
07-13-2012, 07:48
in ritardo,mooolto in ritardo, qualche foto degli scontri del 17-06.

Attila57
07-14-2012, 05:10
Belle foto quelle presenti nell'album del tuo profilo.

Un riferimento storico a Montebelluna tratto da B. Di Martino - L'aviazione Italiana a Caporetto - Gaspari come omaggio alla vostra associazione, rinnovandovi i complimenti per l'iniziativa.

"...
Nei primi giorni di novembre Cadorna nnon aveva ancora del tutto accantonato l'idea di fermarsi sul Tagliamento e questa convinzione era stata rafforzata dalla battuta d'arresto imposta all'avversario prima dei combattimenti di retroguardia sulla riva sinistra, poi dal fiume in piena. In questo conetso per sostenere l'azione dell'artiglieria fu deciso di riportare in linea due sezioni aerostatiche della 2a Armata e il 3 novembre vennero messe in movimento la 5a e al 17a.
Nella notte la 55a Divisione austro-ungarica riusci però a forzare il passaggio in corrispondenza del semidistrutto ponte ferroviario di Cornino e con la linea del Tagliamento minacciata di aggiramento non c'era altra scelta che la ritirata sul Piave. Prima ancora di raggiungere l eposizioni assegnate , le due sezioni furono dunque richiamate nella zona di Montebelluna, dove si era intanto radunato il II Grupppo Sezioni Aerostatiche con il comando e la 12a Sezione a Caerano di S.Marco, la 9a e la 20a a Coste di Maser e la 14a a Maser. L'intenzione era quella di affidare al gruppo il compito di sorvegliare il corso del Piave a monte del Montello e di assistere le batterie che stavano prendendo posizione in quel settore. Come conseguenza del forzamento del ponte di Cornino, il 4 novembre anche le sezioni della 3a Armata in posizione nsul Tagliamento sgonfiarono i loro drachen e la ritirata dietro il Piave portò la 2a a Villorba , l'11a a Camalò prima e Borgo di Lancenigo poi, la 3a Meolo e la 10a a S.Giacomo di Villa Tedesca
..."

eriko76
07-14-2012, 07:48
Grazie per la citazione, qui in zona gli aerei "piovevano" spesso. (Qui a Selva dove abito io, un biposto tedesco precipitò su una casa)
Per le foto effettivamente dovevo postare il link.
A proposito, giovedì io e il Gian(owen) abbiamo tenuto un tavolo di WoG presso la biblioteca di Montebelluna.
tema della serata: La Battaglia di Istrana.

Non abbiamo fatto foto questa volta.
Gian festeggia il primo abbattimento ad un "evento" ufficiale dell'associazione!:p


Enrico

http://www.wingsofwar.org/forums/album.php?albumid=1543

Attila57
07-14-2012, 10:18
Complimenti per l'abbattimento.

Ti ho trovato qualche info sull'abbattimento a Montebelluna dell'Aviatik: (da http://www.aereimilitari.org/forum/topic/10593-ali-della-grande-guerra/)

Il comunicato del Comando Supremo del 27 dicembre 1917 recava:

"Una grande battaglia aerea, alla quale hanno partecipato squadriglie da caccia e artiglieria antiaerea, inglesi ed italiane, si è combattuta ieri nel cielo di Treviso ".

Ed ecco come si svolse questa memorabile battaglia nel cielo.

Mentre ancora non si era diradata la nebbia mattutina, si senti nel cielo un grande fragore di motori che annunciava l'arrivo imminente di numerosi velivoli sopra la città di Treviso.

Poco dopo si profilavano minacciose le sagome di trenta apparecchi nemici da bombardamento, scortati e protetti da oltre cinquanta velivoli da caccia, decisamente diretti sul campo di aviazione.

L'attacco nemico si presentava con caratteri del tutto nuovi. Era infatti la prima volta che contro un nostro campo di volo veniva tentata un'azione di bombardamento coll'impiego di cosí notevoli forze. Fu dato subito l'allarme per impedire che il nemico potesse raggiungere l'obiettivo, ma i velivoli che costituivano il nucleo d'attacco, raddoppiando di velocità, furono presto sui baraccamenti del campo.

Erano allineati fuori degli « hangars » alcuni nostri apparecchi. Sul cielo roteavano già quattro aeroplani inglesi che poco prima si erano levati in volo. Mancavano due minuti alle 9, allorché una prima bomba cadde sul campo con terribile fragore. Era stata lanciata da un «Albatros » a tre posti, disceso subito dopo a bassissima quota per constatare i danni prodotti dallo scoppio. Nel tempo stesso una gragnuola di colpi di mitragliatrice si rovesciò contro i nostri apparecchi e contro i tetti delle baracche. Un istante dopo tutti gli apparecchi nemici erano in volo sul campo e qua e là violente esplosioni si levavano per le nuove bombe lanciate dall'alto.

I nostri cacciatori mostrarono ancora una volta di che tempra fossero i loro nervi e come saldo avessero il cuore ordinando immediatamente ai propri uomini di mettere in moto le eliche degli apparecchi già pronti sul campo, mentre, nel momento stesso, nuove scariche di mitragliatrici circondavano gli agili velivoli che si apparecchiavano al volo. Ma i nostri rimasero fermi al loro posto. Ancora un minuto e poi i motori risposero ed i cacciatori si staccarono da terra. Gli apparecchi nemici erano scesi intanto sino a 50 metri sul campo e continuavano a lanciar bombe ed a sgranar mitraglia facendo qualche vittima umana.

Improvvisamente, dopo che 4o bombe erano state lanciate il tiro dall'alto diminuì d'intensità, poi ad un tratto cessò, mentre nel cielo il crepitio delle mitragliatrici sembrò dominare lo spazio. Ai primi nostri cacciatori levati in volo, altri se ne aggiunsero, audacemente, 15 in tutto, che, in unione ai 4 velivoli inglesi che già tenevano il cielo, attaccarono risolutamente battaglia. Ed .allora furono visti i velivoli nemici sbandarsi da un lato all'altro e verso il Piave: chiedendo invano l'aiuto dei loro cacciatori che avevano continuato a mantenersi a circa 3.000 metri d'altezza e che vollero essere prudentemente spettatori anche nell'istante del nostro vivacissimo attacco. Quindici lotte accanite nello spazio ravvivarono altrettanti episodi di gloria per i nostri piloti da caccia. Attaccarono essi, inseguendo il nemico, senza esitazione, cercando con audacia di_ tagliargli la via del ritorno verso le sue linee. Piombarono contro le gialle e le rosse carlinghe, e le pallette delle mitragliatrici ricercarono i bombardieri che invano chiedevano al motore la massima velocità nella fuga.

Un primo velivolo nemico cadde al suolo in fiamme, fu visto venire giù a picco lasciandosi dietro una lunga scia di fumo grigiastro. Narrò il cacciatore che dalla carlinga balzarono fuori tre cadaveri bruciacchiati, informi. Alla prima vittoria ne seguirono altre in pochi minuti: due, tre, quattro apparecchi nemici vennero giù fracassandosi sotto i nostri colpi. Poi la battaglia si allontanò dal cielo di Treviso, sempre continuando a mantenere il suo terribile accanimento, e si portò sul Montello e sul Piave ed oltre le nostre linee, perché i cacciatori italiani continuavano ad incalzare il nemico in fuga.

Dall'alto dei nostri «drachens» fu possibile seguire l'azione anche al di là delle trincee italiane. I nostri velivoli, sfidando il tiro antiaereo, attaccarono ancora, e nuovi aeroplani nemici furono veduti cadere mentre altri dovettero atterrare, perché colpiti in parti vitali. Un'ora dopo, era tornata la calma nel cielo, e rientrati i nostri cacciatori, tutti incolumi, fu possibile stabilire i risultati della vivacissima azione. Sei aeroplani nemici erano caduti in fiamme nelle nostre linee e due erano stati abbattuti oltre le trincee nemiche.

Poco dopo mezzogiorno, ad una nuova squadriglia nemica fu assegnato il compito di portarsi ancora sul campo di aviazione per indagare sulla sorte degli apparecchi che non erano rientrati durante l'azione del mattino. Ma vennero, questi otto aeroplani austriaci, assai timidamente, mantenendosi a quota altissima, cercando di sfuggire agli attacchi dei nostri cacciatori che erano di già risaliti in volo. Non riuscirono a portarsi sul campo ed a titolo di rappresaglia gettarono bombe sulle case di Montebelluna. Non fecero che pochi danni, ma ebbero nuove perdite perché, attaccati dai nostri cacciatori, altri due apparecchi nemici caddero in fiamme nelle nostre linee ed un terzo fu visto precipitare al di là del Piave.

La duplice azione nemica si chiuse quindi con undici nostre vittorie accertate, mentre si avevano anche fondati elementi per credere che vi fossero ancora altri aeroplani austriaci abbattuti oltre le nostre linee. Il merito di due azioni vittoriose spettò agli aviatori inglesi: uno dei velivoli atterrati ed un « Aviatik » a tre posti, caduto presso Montebelluna. Gli altri apparecchi precipitati al suolo furono rinvenuti fracassati a Bignorezza, a Montegazzo, a Biadone, a Casa Martin Bianco, a Casa Renate. Altri due caddero sul rovescio del Montello e sulle trincee del Basso Piave. A bordo di questo ultimo velivolo era un ufficiale germanico che venne fatto prigioniero.

Le nostre perdite si riassunsero in cinque soldati italiani ed un soldato inglese morti presso i baraccamenti, ed in sei soldati italiani ed otto soldati inglesi feriti. Vennero inoltre danneggiati alcuni nostri velivoli che erano rinchiusi negli hangars bombardati.

eriko76
07-14-2012, 14:52
Bella testimonianza, mi sarebbe stata utile la settimana scorsa, sapevo che ti dovevo consultare. E' praticamente il resoconto della battaglia di Istrana. Ho trovato un libricino ripubblicato dalla biblioteca di Istrana. Si intitola "Il fronte del cielo".
Interessante è leggere i nomi che venivano dati agli aerei.... erano quasi tutti "albatros". Per quanto riguarda il triposto, in alcuni documenti viene citato come un bimotore. Ho trovato menzione di bombardieri Gotha, ma più probabilmente si trattò di un bombardiere Aeg visto che l'attacco sul campo fu eseguito dai Tedeschi per far vedere agli alleati Asburgici come si eseguiva un attacco in massa.
I caccia di scorta erano molto probabilmente degli Albatros DV che non entrarono in combattimento. si diffuse poi la voce tra gli Italiani di fucilazioni dei piloti tedeschi per codardia....
Aprofitto col chiederti Attilio se hai qualcosa di simile sugli interventi dei caproni durante la battaglia del solstizio, o se ci sono testimonianze come questa sull'azione operata Giannino Ancillotto contro il draken di Rustignè... Sto mettendo giù degli scenari storici per le nostre partite.

Attila57
07-15-2012, 01:06
Riguardo Ancilloto le citazioni sono spesso generiche.
Sul web ho trovato una associazione locale alla quale forse potresti rivolgerti per vedere se hanno del materiale, avendo a suo tempo (2008) organizzato una commemorazione: http://www.associazionelafontana.it/link_veicolo_00033.html
Aggiungo questo file Word con un resoconto di Momsignor Chimenton nel suo libro "San Donà di Piave - Memorie di guerra".

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Per le missioni dei Caproni devo farti una ricerca nei libri più che sul web.(sto pensando in particolare all'opera di Di Martino di cui al post #9 del thread dedicato ai libri). Vediamo che esce fuori.

eriko76
07-15-2012, 13:43
Grazie Attilio deltuo prezioso aiuto.
Materiale molto interessante.
Tema della prossima serata in biblioteca sarà proprio la caccia ai palloni.