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Thread: In the sign of the prancing horse at Museo Gianni Caproni

  1. #1

    Default In the sign of the prancing horse at Museo Gianni Caproni

    My friend Paolo Varriale, who helped to make our game and our miniatures better and whose books I advice to get, is organizing a exhibit at the Museo Gianni Caproni near Trento - a place surely worth a visit any time, but in the next months even more. "In the sign of the prancing horse - Francesco Baracca between Myth and History" will be open until April 12th. It is centered on the life of our firest ace. It will also tell how Baracca's little horse survives on Ferrari cars and as the insigna of current Italian Air Force squadrons.

    All the best,

    Andrea

    - - -


    NEL SEGNO DEL CAVALLINO RAMPANTE
    Francesco Baracca tra Mito e Storia
    Mostra temporanea

    Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni, Trento
    25 ottobre 2014 – 12 aprile 2015


    In occasione delle commemorazioni del Centenario della Grande Guerra, il Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni, la Provincia autonoma di Trento, il Museo “Francesco Baracca” di Lugo di Romagna (RA) e l’Aeronautica Militare organizzano a Trento una mostra per raccontare la figura del maggiore asso della caccia italiana durante la Prima Guerra Mondiale e la storia del cavallino rampante, recentemente riconosciuto come il simbolo italiano più famoso al mondo.

    Dal 25 ottobre 2014 al 12 aprile 2015, la mostra “Nel segno del Cavallino Rampante” racconterà la vita di Francesco Baracca e gli avvenimenti della Grande Guerra letti attraverso il vissuto dell’asso dell’aviazione italiana. Sarà inoltre l’occasione per parlare della storia del Cavallino Rampante, dalle origini del simbolo fino al suo impiego quale emblema distintivo di Baracca sugli aeroplani da lui pilotati, nonché dell’evoluzione – sotto il profilo iconografico e simbolico – del famoso emblema dopo il suo passaggio dal mondo aeronautico a quello delle corse automobilistiche e motociclistiche. Completerà il percorso una trattazione sulla persistenza del simbolo nell’ambito aeronautico, in quanto identificativo, da sempre, di alcuni tra i più importanti Stormi Caccia dell’Aeronautica Militare.

    La mostra “Nel segno del Cavallino Rampante” sarà un’occasione senza precedenti, con tutti i più importanti cimeli presenti sul territorio nazionale e riconducibili alla figura dell’asso dell’aviazione Francesco Baracca esposti insieme a Trento.
    Lungo il percorso espositivo troveranno dunque spazio cimeli e documenti provenienti dal Museo “Francesco Baracca” di Lugo (RA) – chiuso fino alla primavera 2015 per lavori di adeguamento antisismico – dalle collezioni di Aeronautica Militare, dal Vittoriale degli Italiani, una Alfa Romeo RL Targa Florio e una Fiat Chiribiri provenienti dalla Collezione Righini e una Ansaldo 4C Torpedo in prestito dal Museo Nicolis.
    Integrati nella sagoma, a misura reale, del velivolo austro-ungarico Hansa Brandenburg C.I. matricola 61.57 troveranno posto i cimeli della prima vittoria di Baracca che fu anche la prima dell’aviazione italiana in combattimento aereo durante la Grande Guerra.
    Come da tradizione del Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni – dove le mostre temporanee rappresentano un’occasione per valorizzare il patrimonio non ancora esposto al pubblico – la mostra “Nel segno del Cavallino Rampante” porterà in esposizione anche importanti cimeli e pezzi appartenenti alle collezioni del Museo Caproni.

    L’iniziativa, realizzata con l’amicizia del Museo Enzo Ferrari di Modena, vede inoltre la collaborazione della Ducati, della Fondazione “Il Vittoriale degli Italiani”, della Fondazione Ansaldo e del Museo Nicolis, che collaborano con la messa a disposizione di importanti pezzi e la redazione di contributi per i pannelli e il catalogo che verrà edito contestualmente alla mostra.


    +++

    Il percorso della mostra

    Il percorso narrativo della mostra e i pezzi esposti permetteranno di affrontare contenuti relativi alla storia di alcuni grandi marchi industriali del nostro Paese: Ansaldo, Fiat, Ducati e, ovviamente, la stessa azienda Caproni, che hanno operato a cavallo tra i settori delle costruzioni meccaniche, automobilistiche, motociclistiche e aeronautiche.
    Scopo degli approfondimenti è fare emergere l’eredità trasmessa dall’esperienza del settore delle costruzioni dell’aviazione a partire dalla Grande Guerra, ad altri settori dell’ambito metalmeccanico. Tra i marchi, per il contributo dato allo sviluppo dell’industria nazionale, verrà posta l’attenzione a Caproni, Ansaldo (della quale saranno esposte un’autovettura coeva dei due aeroplani originali – un esemplare del famoso S.V.A.5 del volo su Vienna e l’A.1 Balilla, primo caccia di progettazione italiana – facenti parte delle collezioni del Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni) e Fiat, che per concentrazioni successive con Aerfer e Selenia ha portato all’attuale Alenia Aermacchi.

    Il pubblico avrà a disposizione una libreria digitale dove scorrere fotografie, filmati e documenti storici relativi alla vita e alle imprese di Francesco Baracca.
    Un film d’animazione, realizzato dalla Fondazione Casa di Enzo Ferrari, racconterà con linguaggio facilmente comprensibile anche dai più piccoli, il dono che la famiglia di Baracca fece del suo cavallino ad un giovane Enzo Ferrari.
    Il forte legame che, da sempre, lega l’Aeronautica Militare alla scuderia di Maranello sarà ripercorribile attraverso filmati d’archivio messi a disposizione dal Centro Produzione Audiovisivi dell’Aeronautica Militare e relativi alle diverse sfide auto-aeroplano che hanno avuto luogo negli anni.
    Particolare attenzione è stata posta per la fruibilità del percorso espositivo anche da parte di bambini e ragazzi. In quest’ottica, saranno a disposizione simulatori di volo ambientati nelle cabine di pilotaggio dello SPAD di Baracca e tra loro collegati; installazioni multimediali, 3D e di realtà aumentata che permetteranno di rivivere l’ultima battaglia dell’asso dell’aviazione o di provare un’esperienza diversa dal solito “entrando” nel famoso quadro che ritrae l’eroe, nel 1918, orgogliosamente in posa davanti al suo aeroplano sul campo volo di Padova.
    I più piccoli potranno inoltre costruire il SPAD XIII sia virtualmente – con un gioco multimediale realizzato allo scopo – sia materialmente, assemblando i pezzi di un grande modello in scala.
    La mostra “Nel segno del Cavallino Rampante” rappresenterà un contesto espositivo e culturale a partire dal quale alimentare riflessioni più ampie, oltre al tributo a una figura importante come quella di Francesco Baracca.



    La storia del Cavallino Rampante

    Il cavallino rampante – di colore argenteo su campo rosso, rivolto a sinistra e con la coda abbassata – era lo stemma araldico del “Piemonte Reale Cavalleria”, uno dei più prestigiosi reparti dell’Esercito Italiano, presso il quale Francesco Baracca prestò servizio ad inizio del Novecento.
    Di lì a poco, il giovane cavallerizzo volle diventare aviatore e fu proprio il suo amore per i cavalli che lo portò negli anni successivi a scegliere di adottare, sebbene con alcune varianti, lo stesso stemma quale simbolo per i suoi aeroplani. Il cavallino rampante nero apparve per la prima volta su di un aeroplano pilotato dall’asso a inizio 1917 e divenne definitivamente l’insegna applicata sulla fusoliera degli aerei da lui pilotati nell’ambito della neo-costituita 91ª Squadriglia.
    Il 19 giugno 1918 Francesco Baracca non rientrò da un volo di guerra sul Montello e il suo corpo fu trovato solo alcuni giorni più tardi accanto ai resti bruciati dello SPAD su cui volava.
    Da quel momento, furono i genitori dell’asso a tenerne vivo il ricordo e fu un incontro – il 16 giugno 1923 durante il Circuito del Savio – tra il padre Enrico e un giovane Enzo Ferrari (all’epoca al volante di un’Alfa Romeo) a preparare la strada a quello che diventerà un mito a livello mondiale. Da quell’incontro derivò, infatti, il successivo tra la madre di Francesco e il costruttore modenese, al quale la contessa Paolina Biancoli donò il prezioso emblema accompagnandolo con queste parole: “Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porterà fortuna”.
    “Conservo ancora la fotografia di Baracca, con la dedica dei genitori con cui mi affidano l’emblema” – scriveva Enzo Ferrari il 3 luglio 1985 allo storico lughese Giovanni Manzoni - “Il cavallino era ed è rimasto nero; io aggiunsi il fondo giallo canarino che è il colore di Modena”.
    Il Cavallino Rampante tornò ad apparire come stemma della 91ª negli anni ’20, per ricevere poi una definitiva consacrazione quale insegna del 4º Stormo della Regia Aeronautica per volere di Amedeo d'Aosta che allora lo comandava. Lo stesso stemma fu inoltre impiegato per un periodo anche sulle moto Ducati, su richiesta dell’allora progettista Fabio Taglioni, originario di Lugo di Romagna. Il cavallino rampante vola tuttora sul timone di coda degli Eurofighter Typhoon dell'Aeronautica Militare e, come noto, corre sulle auto di Maranello.

  2. #2

    Default

    IN THE SIGN OF THE PRANCING HORSE
    Francesco Baracca between myth and History
    Temporary exhibition

    Museo dell'aeronautica Gianni Caproni, Trento
    October 25, 2014 – April 12, 2015


    On the occasion of the commemoration of the centenary of the great war, the Museo dell'aeronautica Gianni Caproni, the autonomous province of Trento, the Museo "Francesco Baracca in Lugo di Romagna (RA) and the Aeronautica Militare are organizing, in Trento, an exhibition to tell the major events in the life of the Italian fighter ace during the first world war and the history of the prancing horse, which was recently recognized as the most famous Italian symbol in the world.


    From October 25, 2014 to April 12, 2015, the exhibition "in the sign of the prancing horse" will recount the life of Francesco Baracca and the events of the great war through the eyes of the Italian fighter ace. It will also be an opportunity to talk about the history of the prancing horse, from the origins of the symbol until its employment as the cabin badge emblem on airplanes piloted by him, as well as the evolution – in terms of symbolic and iconographic – the famous emblem after its passage from the aircraft to the world of car racing and motorcycle racing. Follow the path on the progression of the aircraft symbol, as the identification symbol of some of the most important air force Fighter Wings.


    The exhibition "in the sign of the prancing horse" will be an unparalleled opportunity, with all the most important heirlooms present in the national territory, which relate to the figure of the fighter ace Francesco Baracca, shown along with Trent.

    Along with the exhibition will also be included memorabilia and documents from the Museum "Francesco Baracca in Lugo (RA) – closed until spring 2015 for seismic retrofitting – Military Aviation collections, the Vittoriale degli Italiani, an Alfa Romeo RL Targa Florio and a Fiat Chiribiri from the collection and Ansaldo Righini 4 c Torpedo on loan from Museo Nicolis.

    Integrated into the silhouette, a real measure of austro-Hungarian aircraft Hansa Brandenburg C.I. freshman 61.57 will place relics of the first cabin, in which was recorded the first Italian aviation victory in aerial combat during World War I.

    As tradition of Gianni Caproni Air Museum – where temporary exhibitions are an opportunity to see the assets not yet exposed to the public – the exhibition "in the sign of the prancing horse" will also show important mementos and pieces belonging to the Caproni Museum Collections.


    The initiative, created with the Enzo Ferrari Museum friendship of Modena, see also the collaboration of Ducati, the Fondazione "Il Vittoriale degli Italiani", Ansaldo Foundation and the Nicolis Museum, who collaborate with the provision of important pieces and writing contributions to the panels and the catalog will be published in conjunction with the exhibition.


    +++

    The path to the view

    The exhibition's narrative path and the exhibits will deal with content relating to the history of some big industrial brands of our country: Fiat Ansaldo, Ducati and, of course, the same company Caproni, who worked in the fields of mechanical engineering, automotive, aeronautical and motorcycle.
    The purpose of the glossary is to bring to light the inheritance transmitted by the experience of the construction industry of aviation since the great war, to other areas of engineering. Among the brands, for the contribution to the development of national industry, attention will be paid to Caproni, Ansaldo (which will be exhibited a coeval of the two original airplanes – one of the famous flight 5 S.V.A. on Vienna and a. Table 1, first fighter Italian design – part of the collections of the Museo dell'aeronautica Gianni Caproni) and Fiat, and subsequent concentrations(collaborations?) with Aerfer and Selenia has led to the present Alenia Aermacchi.


    The public will have a digital library where scroll photographs, videos and historic documents relating to the life and exploits of Francesco Baracca.
    An animated film, produced by Enzo Ferrari's House Foundation, recounts with understandable language, even from the smallest, the gift that the family of the shack did his horse to a young Enzo Ferrari.
    The strong bond that has always been the Force the League stable of Maranello will be retraced through archival footage made available by Audiovisual Production Center of the air force and relating to different challenges car-airplane that took place over the years.
    Particular attention has been paid to the usability of the exhibition also by children and teenagers.

    My translation. Any mistakes are down to me.
    Rob.
    "Courage is the art of being the only one who knows you're scared to death."

  3. #3

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    Thanks so much, really!!!

  4. #4

    Default

    Quote Originally Posted by Angiolillo View Post
    Thanks so much, really!!!
    No problem Andrea.
    you should also find a medal upgrade coming your way soon as I spotted your 1000th post.
    You can buy me a virtual G&T when it comes through.
    Rob.
    "Courage is the art of being the only one who knows you're scared to death."

  5. #5

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    It was a sign of time then when I saw this symbol last Saturday on the Italian F-104 tail in our Polish Aviation Museum!
    <img src=http://www.wingsofwar.org/forums/image.php?type=sigpic&userid=2554&dateline=1409073309 border=0 alt= />
    "We do not stop playing when we get old, but we get old when we stop playing."

  6. #6

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    Roaring F-104s from Grosseto were an usual sound of my summers on the seaside.
    (but they were from the 4° Stormo instead, the opther one with the prancing horse, white on black).
    I had once the pleasure to see a F-104 and a C-205 flying side by side, at a 4° Stormo celebration.

    Click image for larger version. 

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